Ciao, avid readers! Oggi volevo segnalarvi il libro Maledetta Mente di Adriana Pitacco. Ho voluto inserire subito qui questa segnalazione perché il tema trattato da questa autrice mi sta molto a cuore, è importante e non va sottovalutato. Purtroppo in giro c'è molta disinformazione e quando feci un ciclo di studi proprio su questi argomenti mi si aprì un mondo. Sono felicissima di proporvi questa lettura e ora vi lascio alle parole dell'autrice e alla scheda libro!
Editore: Lettere Animate
Genere: è un romanzo che in vari tratti può essere definito “psicologico” per la forte connotazione emotiva che emerge nei vari quadri-racconti.
L’intento narrativo è quello di condurre il lettore, attraverso il vissuto dei vari personaggi, al mondo disincantato della follia.
Trama:
E’ una voce narrante solitaria quella che decide di raccontare all’eterna compagna che la sta attendendo, la morte, il racconto di Sergio l’unico uomo che riuscì ad amare in grado di farle scoprire le piramidi dell’esistenza.
E’ la voce di Sandra, malata terminale di cancro, che trasforma gli ultimi giorni che le rimangono da vivere in un fertile racconto che la condurrà al profondo compimento della sua esistenza.
In un’anonima stanza d’ospedale, dopo le inutili visite di amici logorati dall’implacabile scorrere del tempo, prende forma l’affresco della memoria dal momento in cui Sergio, brillante medico psichiatra, decide di lasciare l’Italia per un importante incarico nella prestigiosa clinica di Losanna. Sergio intuisce sin da subito che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una degenerata impostazione della psichiatria secondo la quale il compito prioritario del medico consiste nel contenere e annullare il paziente, nell’abolire qualsiasi suo desiderio.
Folgorato dall’urlo lacerante di uomini e donne Sergio percepisce il crescendo del loro dolore mentre la loro lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro.
Con l’avanzare dei giorni il giovane psichiatra riesce a confutare ogni idea di questa forviante e idolatrata psichiatria sicuro di poter riportare uomini e donne, finora abbandonati con le loro sofferenze, a una ritrovata vita quotidiana.
Non più quindi una psichiatria del controllo sulla delirante Giovanna, sulla bulimica Margherita, su Charlotte attanagliata dal morso della coscienza per un forte desiderio di incesto, ma un profondo dialogo per comprendere le loro storie, la loro necessità impellente di riprendere le parole per troppo tempo soffocate.
S’inoltra quindi nell’inquieta vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio, nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche elettroshock d’ultima generazione, mettendo così in discussione le usuali e violente pratiche psichiatriche.
Solo quando Sandra giunge alla fine del racconto comprende di aver scoperto il fulcro dell’esistenza umana ed è attraverso la sua coraggiosa voce narrante che saluta la vita con un profondo richiamo al valore inestimabile della diversità e alla straordinaria forza della libertà.
Personaggi: il personaggio che funge da voce narrante è Sandra.
Questa
donna, sebbene il cancro la sta bramosamente sradicando dalla vita, decide nei
pochi giorni che le rimangono di non lasciarsi andare apaticamente alle sorti
del destino, ma di rendere omaggio alla vita con una sincera e impietosa
testimonianza d’amore e di libertà.
Il
carattere di Sandra viene evidenziato attraverso le sue riflessioni.
E’ un
personaggio, una voce narrante, che si libra dalle pareti di un’anonima stanza
d’ospedale e che guida il lettore a conoscere le vicende di un giovane
psichiatra intento a sfidare una
violenta psichiatria.
Dalle
situazioni narrate il lettore può dedurre l’età anagrafica di Sandra.
L’autrice
focalizza la descrizione fisica di Sandra puntando su alcuni elementi
descrittivi che evidenziano la sua malattia.
Altro personaggio su cui si snoda il romanzo è
Sergio, brillante medico psichiatra, che accetta un incarico alla prestigiosa
clinica psichiatrica di Losanna.
Arrivato
nella clinica questo giovane medico si scontrerà con determinazione contro gli
abusi perpetuati da una degenerata psichiatria, denunciando i soprusi e le
violenze messe in atto dalle usuali pratiche psichiatriche.
Attraverso
il dialogo con i pazienti, non vedendoli come malati da schedare e da sedare,
egli rivendica il diritto di ogni paziente di essere aiutato a superare la sua
crisi esistenziale e di essere guidato a recuperare la sua vita quotidiana.
Il
tratto che contraddistingue Sergio è la forte empatia che stabilisce con i suoi
pazienti. Risaltano nel tessuto narrativo i dialoghi tra Sergio e gli ospiti
della clinica; dialoghi che evidenziano l’importanza della diversità come
diritto inalienabile di ogni individuo e valore inestimabile per la società.
Gli
ospiti della clinica vengono presentati dall’autrice utilizzando una forte
connotazione descrittiva; nell’intreccio narrativo emergono scene dal forte
spessore emotivo.
L’aspetto
fisico e l’abbigliamento aggiungono particolari alle caratteristiche dei
personaggi.
Rapporto personaggio e autore: Si percepisce nel romanzo un intimo rapporto tra l’autrice
e i personaggi.
L’autrice
ha infatti vissuto in prima persona alcuni fatti che l’hanno portata a
denunciarli utilizzando la narrazione.
La
caratteristica che accomuna i personaggi è il desiderio ancestrale di
conquistare la libertà.
Le parole dell'autrice
Questa è una storia di ordinaria follia medica,che ruota attorno ad un bambino di soli sette anni. Solo ora riesco a raccontarla con l’insostenibile leggerezza dell’essere, considerando il dolore come uno dei momenti della mia storia.
Ma se mio figlio fosse caduto nell’oblio di una degenerata medicina psichiatrica ? In quale istituto sarebbe morto ? Quanti e come gli avrebbero spezzato le ali ? Troppe ombre avevano cercato di stritolare il suo futuro , acclamando a gran voce “Il bambino ha una sindrome particolare…”sindrome che è risultata rientrare in un delirio di onnipotenza medica. La storia purtroppo possiede un numero di protocollo timbrato in una cartella clinica falsificata da un grande “ mago” di un’azienda ospedaliera .
Il “ mago”, dopo un breve colloquio con mio figlio, pronuncia, in modo altisonante, il verdetto “ Il bambino è affetto da sindrome di Asperger ! Quindi è un autistico intellettivo!” E, guarda caso, l’autistico intellettivo rientra in un campionario medico inventato dal grande mago –medium. Mi chiedi come viveva un bambino di soli sette anni per essere ridotto ad una ricetta stampata in qualche manuale psichiatrico? Semplicemente leggeva, scriveva e parlava così tanto che le insegnanti decisero di chiamarmi perché era così diverso dal resto della classe.
Ma la noia no!! loro non la individuavano in una delle possibili cause che rendevano mio figlio così diverso dalla quota matematica dei bambini cosiddetti normali. D’accordo con le insegnanti al grande psichiatra furono necessari pochi minuti per schiacciarne il futuro programmandolo in anni di terapia farmacologica ( le caramelle psicofarmacate ora le fanno con gusti adattabili ai bambini ) e anni di terapia psicologica da concordare con una psicologa di sua fiducia. Il piano era stato eseguito nei minimi particolari ma la loro inesauribile conoscenza aveva dimenticato che un giorno mio figlio si chiese perché il medico non avesse mai pronunciato la parola bambino. La risposta si riassumeva in un ordine cronologico “ modificato” dagli eventi .Da qui l’idea di vivere le mie pagine in un incontro narrativo tra l’atto finale di una vita e la solitudine che imperversa nell’unico medico in grado di urlare la vera ricchezza dell’apparente diversità.
Perché il futuro dell’infanzia non venga trucidato dai medium-veggenti di un’idolatrata psichiatria!
Questo libro tratta temi importanti, vissuti in prima persona dall'autrice, quindi ancora più sentiti e raccontati in modo molto veritiero. Purtroppo al giorno d'oggi è un tema preso sottogamba dai più, ormai si dà per scontato molto sull'argomento, ma l'informazione è la nostra arma ed è meglio, anzi necessario, usufruire di ogni mezzo per saperne di più.
Cosa ne pensate di questo libro? Fatemi sapere!
Un abbraccio, readers!
Un abbraccio, readers!
Sembra davvero un libro interessante e il tema che tratta è molto delicato. Io inizio a segnarmelo! :)
RispondiEliminaE' sicuramente un libro molto intrigante, non rientra nei generi che preferisco, anche se è uno di quei libri che dovresti leggere almeno una volta. Non so se lo leggerò, ma mai dire mai!;)
RispondiEliminaEsatto, Luli, sono quei libri che almeno una volta vanno letti =)
EliminaÈ un libro molto interessante!;)
RispondiEliminaComunque ti ho nominato qui;)
http://lasoffittadiamelia.blogspot.it/2016/04/link-party-giveaway-birthday-blog.html?showComment=1459796768567&m=1#c4296048441843094487
Ciao, grazie mille! =)
EliminaAggiungo alla lista :)
RispondiEliminaGrande, Ale =D
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