giovedì 2 aprile 2015

Review Sei il mio sole anche di notte di Amy Harmon

Buonasera, avid readers! L'autrice de I cento colori del blu è tornata con un nuovo stand alone! Ecco a voi la recensione!


Editore: Newton Compton
Genere: New adult


Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé? Versione moderna de La bella e la bestia, il nuovo romanzo di Amy Harmon – dopo il grande successo di I cento colori del blu – ci dimostra che in ognuno di noi convivono una parte mostruosa e una meravigliosa creatura e che solo l’amore può essere capace di farle andare d’accordo.



I protagonisti di questo libro sono Fern e Ambrose, ma un personaggio fondamentale è Bailey, cugino di Fern e affetto da distrofia muscolare di Duchenne. Bailey è ben caratterizzato, profondo, forte e coraggioso! La sua malattia non lo ferma davanti a nulla, la accetta, come accetta il fatto che non ha prospettive di vita molto lunghe, ma ognuno di noi non sa mai cosa potrebbe succedere domani e quindi una statistica su una malattia non preclude a Bailey di vivere la vita che vuole, anche se con le sue limitazioni causate da una dipendenza dai genitori e da Fern per svolgere le semplici cose che ogni giorno noi diamo per scontate. Bailey è talmente gioioso e intelligente che cattura sempre le scene del libro, attendi le sue battute e la sua saggezza con ansia; per me il vero protagonista è stato lui, l'ho davvero amato! 
«Perché i fatti terribili succedono a tutti. Solo che siamo sempre così presi dalla nostra merda personale che non ci rendiamo conto che nella merda ci stanno anche tutti gli altri».
Fern è una ragazza molto semplice, con un carattere gentile e altruista. Si prende cura del cugino senza che le costi il minimo sforzo, per lei è naturale e quasi scontato. Da molti anni ama Ambrose Young, il ragazzo prodigio della lotta del liceo e che non la vede realmente. Il rapporto tra Fern e Ambrose nasce in modo insolito, attraverso lettere con citazioni di poeti (in particolare Shakespeare) e domande dove tra due parole dovevano sceglierne una (della serie rosso o verde?). In questo modo si conoscono e imparano molto l'uno dell'altro, ma è anche qualcosa che caratterizza il loro rapporto, infatti sarà il filo conduttore tra i due protagonisti e ciò che li farà riavvicinare quando Ambrose tornerà dall'Iraq. 
Durante gli ultimi mesi dell'ultimo anno di liceo, Ambrose inizia ad essere insofferente alle aspettative che tutto il paese ripongono in lui come lottatore e così decide di arruolarsi nell'esercito, in particolare dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre, visto che la storia è ambientata più o meno nella prima metà del 2000. Con lui partono i suoi quattro migliori amici, ma come è scritto anche nella trama tornerà solo lui a seguito di un attentato. 
La guerra cambia Ambrose in diversi modi e ricorda in particolare l'avvertimento del suo professore del liceo, veterano di guerra, che prima di partire per l'addestramento gli disse che i più fortunati non tornavano dalla guerra. Lui soffre di stress post traumatico, si sente in colpa per la morte dei suoi amici, e come se non bastasse l'attentato che ha distrutto la vita dei suoi amici gli ha distrutto anche mezza faccia, facendogli perdere la vista da un occhio e l'udito da un solo orecchio. 
Saranno proprio Bailey e Fern ad aiutarlo ad uscire dal guscio in cui si era chiuso e tornare ad apprezzare le piccole cose e la vita stessa. Bailey gli mostrerà la sua forza nell'affrontare la vita, mentre Fern gli donerà quell'amore di cui lui ha bisogno e ne avverte la necessità proprio da lei, che lo fa sentire di nuovo umano e non un mostro sfigurato. 
«[...] Ti ho amato da quando hai citato Amleto come se lo comprendessi, da quando hai detto che preferisci le ruote panoramiche alle montagne russe perché la vita non deve essere vissuta a tutta velocità, ma dandosi il tempo di attendere e apprezzare. [...] Amavo ogni frase, ogni pensiero, e amavo te… tantissimo».
Purtroppo le tragedie non finiscono qui e l'autrice ci trasporta dentro un altro incidente di percorso con conseguenze gravissime (di cui ovviamente non vi parlo per non fare spoiler). Come avrete capito è impossibile non versare lacrime, disperarsi per e con i personaggi, amare la voglia di vita che traspare da Bailey e la forza di ricominciare di Ambrose.

[...] sfruttando al massimo ogni secondo, perché i secondi diventavano minuti e i minuti diventavano preziosi quando la vita poteva esserti portata via in meno di un respiro.
Un libro che sicuramente insegna molto e oltre ad emozionare ci fa riflettere su cose che diamo per scontate ma che in realtà non lo sono, sulla bellezza interiore più che quella esteriore e nei pregiudizi che riserviamo alle prime impressioni.
«La vera bellezza, quella che non svanisce e non crolla, ha bisogno di tempo. Di fatica. Di una resistenza incredibile. [...] Speriamo in qualcosa che non possiamo vedere. Crediamo che ci sia un insegnamento nella perdita, che ci sia potere nell’amore, e che dentro di noi ci sia il potenziale di una bellezza tanto magnifica che i nostri corpi non possono contenerla».

Una menzione speciale va ai ringraziamenti! Li leggo sempre in un libro, perché sono della filosofia "di un libro si legge tutto, anche la data di pubblicazione", ma a volte i ringraziamenti sono solo una lista di nomi e menzioni agli editor, invece apprezzo molo quando insieme ai grazie speciali troviamo piccoli stralci della vita dell'autrice e di come nascono la storia e i personaggi. Questi ringraziamenti rientrano assolutamente nell'ultimo caso, la Harmon ci spiega un po' i personaggi più importanti e i punti focali: suo marito è un lottatore, il cugino di suo marito, Aroon, soffre di distrofia muscolare di Duchenne, infatti il personaggio di Bailey è proprio ispirato a lui che ha ventun anni e ha sconfitto le statistiche (l'autrice rivela che va alla grande!), i genitori di Aroon hanno ispirato i genitori di Bailey e infine compare un altro nome di un soldato che ha prestato servizio in Iraq. Insomma, moltissimo di questo romanzo ha spunti più che personali, quindi è ancora più emozionante leggerlo e alla fine scoprire che non è tutto inventato, ma che alcuni personaggi esistono e hanno la stessa forza di quelli del romanzo.


Sicuramente è un libro che consiglio! Profondo, emozionante, commovente... Non gli manca proprio nulla! Chi ha adorato I cento colori del blu, rimarrà ancora più colpita da Sei il mio sole anche di notte e lo amerà di certo.  
Lo avete letto o avete intenzione di leggerlo?
Buona serata, readers! 


8 commenti:

  1. Sembra molto interessante! Aggiungo subito!!! :D

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  2. amando follemente la bella e la bestia non posso proprio perdermelo! lo metto in wl! meno male che ho letto questa recensione Avid! tnx ♥

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  3. Se ripenso a questo libro piango come una fontana e non mi fermo più.
    Ad un certo punto ho dovuto interrompere la lettura perchè non riuscivo proprio a continuare e poi...arrivata alla fine rileggo l'indice e i ringraziamenti e...boom! di nuovo un fiume in piena!

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    1. Io sono stata una fontana in un punto preciso verso la fine, immagino tu capisca quale, è stato un colpo al cuore ç.ç

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  4. Ciao Jess, anche a me è piaciuto molto questo romanzo!

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