giovedì 2 giugno 2016

Food e Beauty a New York City #WorldExplorer

Buongiorno, avid readers! Oggi mi sembra domenica, le feste nel bel mezzo della settimana mi destabilizzano e le sento molto poco come feste a causa dello studio. Voi come state passando questa giornata? 
Nel precedente appuntamento con questa rubrica abbiamo chiacchierato dello shopping newyorkese, ma il post stava diventando troppo lungo e ho dovuto tralasciare tutta la parte beauty, quindi oggi voglio rimediare e parlarvi anche del cibo americano, cosa si trova a NY e come non lasciarsi fregare dai brand con nomi italiani. 


NY è sicuramente il paradiso per qualsiasi beauty addicted, se si desidera qualsiasi prodotto lo si può trovare. Il primo negozio in cui sono entrata è stata proprio Sephora, in particolare io sono andata in quella a Times Square e il destino ci ha messo la sua parte facendomela avere vicino all'hotel. In poche parole la rovina era alle porte. 



Una volta entrata non sapevo che brand guardare prima, ero impazzita e volevo correre da un lato all'altro afferrando di tutto, ma poi ho fatto un respiro profondo e la mia mente è tornata quasi alla normalità, quindi avendo chiaro in testa la mia lista di cose sono partita a razzo verso i vari brand. Ci sono marche imperdibili, molte delle quali non abbiamo qui in Italia, quindi è bene focalizzarsi su quelle. Alcuni esempi sono Tarte, Stila, Kat Von D, Anastasia Beverly Hills, marche focalizzate sulla skin care, ed è bene tenere gli occhi aperti per le tante offerte proposte. Sephora propone sempre cofanetti molto convenienti, molte volte solo di un brand altre di una serie di marche, e io non mi sono persa alcune di queste offerte ottime per provare più prodotti possibili. Per farvi qualche esempio concreto, ho acquistato un set della Caudalie al prezzo di 39$ invece che 89$, poi un cofanetto della Tarte a 20$ che comprendeva una loro palette best seller, mascara e tinta labbra; un altro conveniente è stato il duo di Kat Von D con l'eyeliner a penna e un rossetto, ed è bene ricordare che l'eyeliner è famosissimo e uno dei migliori al mondo per durata. Ed oltre ai pacchetti vi sono tantissime mini size di best seller famosi e ovviamente non mi sono fatta sfuggire alcuni di questi. Se siete fissati con la skin care come me, troverete tantissime cose, maschere, creme, e forse è meglio decidere prima cosa acquistare perché lì vi troverete spaesate, anche se le commesse sono gentilissime e a disposizione per qualsiasi informazione. 
Ho acquistato un bel po' di roba da Sephora, non potevo di certo uscire a mani vuote, ma ammetto che un pochino mi sono trattenuta, lì dentro viene voglia di portarsi via il negozio intero! Quindi il mio consiglio è di fare una lista di prodotti da vedere, stare attenti ai cofanetti proposti e alle mini size, in questo modo si potrà risparmiare qualcosina. Infine ricordatevi che alla cassa vi aggiungeranno le tasse.
Ma Sephora non è l'unico luogo paradisiaco per il mondo beauty, vi è anche il negozio Mac, brand non venduto da Sephora ma con moltissimi negozi singoli disseminati in giro per la città, in più è venduta anche da Macy's. La Mac costa meno rispetto a qui, ovvio non c'è quella grandissima differenza di prezzo, ma è sempre qualche dollaro in meno, quindi se avete bisogno di qualcosa di questo brand e state per partire aspettate, qui ci sarà il triplo della scelta! 
Inoltre il make up è venduto in tutte le catene di parafarmacie, store che oltre a vendere medicine, beauty e alcune volte cose per la casa, vendono anche cibo. In queste parafarmacie si possono trovare tante offerte,2x3 etc, inoltre vendono tante marche di fascia media economia, tipo NYX, Covergirl, L'Oréal, e tante altre del tutto americane. Ogni store può presentare differenze di prezzo, ma più o meno tutte hanno quasi ogni cosa. Io mi sono trovata bene da Walgreens, quello a Times Square, ma anche da Duane Reade e Ricky's, ho comprato qualche cosmetico, anche qui cofanetti conveniente e in questo caso ho preso il brand Burt's Bees pagato solo 10$ e contenente sei prodotti. Inoltre queste catene disseminate per la città, offrono anche una vasta gamma perlopiù di junk food e bevande, sono aperte 24h su 24, quindi se vi serve qualcosa anche alle tre di notte o volete fare uno spuntino potete andarci tranquillamente.
Un ulteriore negozio da tenere a mente è Victoria's secret, è quasi inutile citarlo, me ne rendo conto, però vorrei solo ricordarvi che loro vendono delle creme e acqua profumate fantastiche e sono quasi sempre in offerta a blocchi di 4/5, e se non trovate le profumazioni che volete ricordatevi di controllare in aeroporto, in questo sono sempre più forniti!  
Ricordatevi che in tutti questi posti vengono aggiunte le tasse, solo alcuni non le mettono. 
Piccola parentesi: non ho inserito i miei acquisti perché in primis non penso vi interessi molto e poi di alcuni farò la recensione per la rubrica Beauty Experience

Ed ora passiamo al cibo
A NY si trova di tutto quanto a cibo, è un concentrato di cucine multietniche, si può trovare qualsiasi ristorante, ma è bene ricordare che da italiani quasi sempre avremmo qualcosa da ridire, siamo abituati troppo bene! Moltissimi ristoranti e luoghi di ristoro generali, mettono insegne italiane e si spacciano per cucine del tutto made in italy, ad esempio appena arrivata ho visto un luogo chiamato Lasagna, poi un famosissimo ristorante chiamato Carmine's vicino a Times Square e vi assicuro che era pieno a qualsiasi ora e la gente di sera faceva la fila per entrare. Il punto è che non troveremo mai vero cibo italiano, se pensiamo di andare lì e mangiare come nel nostro paese sbagliamo in pieno, loro cercano di avvicinarsi alla nostra cucina e imitarci, ma tutto è diverso, a partire dagli ingredienti. Un tipico esempio sono le solite fettuccine all'Alfredo che in tantissimi libri sono descritti come piatto tipico italiano, ma quando poi lo spiegano è qualcosa che noi non abbiamo mai fatto! 
Il mio consiglio è di buttarsi su tutt'altro tipo di cucina, non ha senso andare a mangiare in un ristorante italiano, farsi spennare per i prezzi (a cui bisogna sempre aggiungere tasse e mancia) e rimanere insoddisfatti. Per quei pochi giorni di vacanza si può provare altra roba, buttarsi nelle catene famose di fast food definito d'alta fascia e tanti altri luoghi. Non andate dal McDonald's, in America costa pochissimo, ancora meno che da noi, però è davvero considerato il fast food più disgustoso e se possono tutti lo evitano. 
NY è famosa per gli hamburger, potete trovare tra i migliori d'America, famosi e gustosi, tutti da provare! Non ho avuto occasione di provarli tutti, però il mio preferito è quello di Shake Shack, fresco e fatto sul momento, in più non possono mancare le loro patatine con la salsa al formaggio, io prenderei il primo volo solo per andare a mangiare da loro! Per due menù si spende circa 25$, se scegliete un panino più elaborato il prezzo sale ulteriormente, ma ne vale la pena e nella mia settimana lì mi sono strafogata di questi hamburger con patatine comprese! In più potete prendervi tutte le salse che volete, c'è un'apposita sezione da un lato dove potete servirvi liberamente, mettere tutto in piccole confezioni senza rischiare di fare pasticci e portare via.


Un altro posto che vi consiglio è Pret a Manger, una catena che trovate disseminata ovunque e offre una varietà di panini, dolci, cose veloci che potete mangiare strada facendo durante le vostre infinite camminate per NY. Inoltre qui è possibile trovare molti panini vegetariani, la scelta è ampia e sono tutti freschi, preparati il giorno stesso. In più non è caro come tanti altri posti, potete mangiare ad un prezzo abbordabile, cosa rara per questa città. 



Disseminati per le strade ci sono anche i tipici carretti che fanno hot dog, ho visto tantissimi newyorkesi uscire dagli uffici e prendere i panini da questi chioschi, però personalmente non ho avuto il coraggio di prenderlo, sono abbastanza schizzinosa e vi posso assicurare che non danno un gran senso di pulizia, anche se sono sicura che qualcuno ci sia, basta solo conoscerli! In molti dicono che bisogna provare questa esperienza da vero newyorkese, magari qualcuno di voi l'ha provate se c'è stato, come vi sono sembrati?
Ultimo posto che voglio citarvi è Magnolia Bakery, una pasticceria se definita con i nostri canoni, spesso citata nei libri e luogo prelibato per cupecakes, muffin e tanti altri tipi di dolci. Dicono sia una delle migliori di NY, io non ho provato le altre e non posso dirlo, ma penso proprio che la sua fama abbia delle basi! Il negozio ha la struttura del tipico locale americano, bellissimo e incantevole, assolutamente da provare!
Infine vi consiglio di comprare qualche sfizio da provare, io nella catena Walgreens ho provate delle patatine e dei biscotti, e le promosse sono le Cheetos, mentre le bocciate le Goldfish che hanno un retrogusto di formaggio andato male davvero disgustoso.



Per quanto riguarda i biscotti ce ne sono molti, i migliori sono quelli con le gocce di cioccolato che si sciolgono e un tipo è venduto anche da noi nei supermercati Coop, ora non ricordo la marca ma hanno la scatola in carta e sono biscottoni! 
Non voglio dilungarmi ancora e annoiare, i miei consigli per mangiare a NY sono pochi: come avrete letto su io ho evitato i posti italiani e ve lo consiglio, inoltre provate la varietà delle cucine o anche solo le tipiche cose americane, ricordatevi che in ogni ristorante vi chiederanno tasse e mance oltre al prezzo in listino, l'acqua è carissima e una bottiglietta vi può costare minimo 2$ e conviene più bere cose gassate (però berle per una settimana non ve lo consiglio, piuttosto se volete risparmiare portatevi dall'Italia delle bottigliette da mettere in valigia per quando sarete in giro), godetevi i dolci super calorici e per quella settimana non pensate a diete o quant'altro, una volta rientrati a casa si può ritornare sotto un ferro regime!

Spero che questi consigli vi siano stati utili, che vi siate divertite a leggerlo e se avete altre domande non esitate a chiedere, se posso rispondere ne sarò felice!
Fatemi sapere cosa vi ispira di più del cibo americano o quale marca beauty sognate!
Buona giornata, readers! 

12 commenti:

  1. Ciao! Ti ho nominato al Liebster Award, spero tanto che parteciperai!
    http://lanostrapassionenonmuore.blogspot.it/2016/06/liebster-award-2016.html

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    1. Ciao! Grazie mille, l'ho già fatto ma integrerò le domande =)

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  2. Grazie per questi utilissimi consigli. Poi quando spieghi queste cose, mi sembra quasi di essere lì con te ed è divertente leggere questo tipo di rubriche

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  3. Scusa, non ho capito il fatto che alla cassa, aggiungono le tasse? Perché?
    Guarda, che là non sanno fare niente della nostra cucina, lo avevo immaginato XD senza offesa per l'America, o per altri paesi. Ma il nostro cibo lo sappiamo fare solo noi XD
    Basta vedere: pizza con ananas…. Cioè….. CHE?????????? COS'E' STA ROBAAAAAAAAAA?!?!?!?!
    La cosa delle "Fettuccine all'Alfredo", anche in certi telefilm le nominano, mai capito che piatto nostro dovrebbe essere ahahah XD XD
    Quando ho letto "Magnolia Bakery", citata in molti libri, son rimasta così *_____________*
    Del tipo: "JESS, DAMMI QUEI DOLCI!" Ahahah
    Quanto vorrei provare i Cupcakes ç.ç o altro ç.ç
    Guarda, per me potresti fare altri due post sui dolci Americani ahahah e anche sui biscotti e patatine XD
    Continuo a non capire questa storia delle tasse, una cosa è sicura, se mai andrò a NY un giorno, andrò nei fast food come dici te, i ristoranti se li possono anche tenere, eh. Poi, non ho capito, ma le tasse e la mancia, te le segnano già loro nel foglio con il conto?
    Perchè, non fraintendere eh, ma la mancia te la do se voglio io e in base a quanto uno può, non che te la chiedono. Boh, non so come spiegarmi senza sembrare stronza, anche perché capisco che i camerieri ci vivono sulle mance, soprattutto in America, però, se ho capito bene, è l'atto del chiedere. Ripeto, non fraintendere, anche perché so com'è il lavoro di cameriere. Anni fa ho dovuto fare lo stage per la scuola, e non solo ho lavorato gratis, visto che lo stage era per i punti, ma neanche mance mi hanno dato è_é
    Però, mi da fastidio il fatto che te la chiedono, cioè, so già io che se vengo in un certo ristorante bello bello, devo pensarci. Non c'è bisogno di dirmelo.
    Per il resto, aspetto il prossimo XD

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    1. In pratica loro dividono il prezzo del bene dall'IVA, ovvero quello che percepiscono loro e quello che va allo Stato. Da noi è tutto accorpato e quindi non ci facciamo caso, loro suddividono semplicemente i costi =)
      Ahah la pizza all'Ananas non la posso sentire, mi viene da piangere al solo pensiero!
      Le fettuccine all'Alfredo qui sono ormai sconosciute, io non le sento mai nominare in Italia, invece per gli americani è un piatto unico e famoso.
      Magnolia Bakery è qualcosa di divino *-* Alcuni dolci americani sono davvero troppo, un concentrato di zuccheri eccessivi e dopo un po' nausea xD
      Alcuni ristoranti sono anche molto buoni, non lo metto in dubbio, ma bisogna scegliere quelli giusti e non finti italiani =)
      Tassa e mance no, o meglio la tassa è più o meno del 4%, mentre la mancia la devi conteggiare te e più o meno dovresti dare quanto la tassa anche se non è una regola. Più che altro loro ci vivono di mance e non darla è qualcosa di orribile, in molti non ricevono stipendi perché sono conteggiati dalle mance. Loro non ti dicono: devi darmi la mancia, ma devi essere già tu a darla.

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    2. Aaaaaaaaaaaah, allora così si :) :)
      Si si, lo so che molti vivono di mance. E infatti li posso capire, so che come lavoro è duro. Io ho fatto 3 settimane di stage anni fa e stavo impazzendo. Soprattutto per certa gente, strana diciamo va.
      Bè, è ovvio che se vai in certi ristoranti, va già da te dare la mancia. Io avevo capito che te la chiedevano XD

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    3. No no non la chiedono, ma comunque è come una regola implicita e poi loro sono davvero così gentili che viene proprio voglia di darla =)

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  4. STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

    Con riferimento al Vostro articolo ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note "fettuccine all'Alfredo" (“Fettuccine Alfredo”).
    Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
    Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
    Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
    Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna, Alfredo Di Lelio decise di trasferirsi in un locale in una via del centro di Roma, ove aprì il suo primo ristorante che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
    Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
    Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
    Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, gli disse che lui era un “attore” della cucina romana nel mondo e gli consigliò di attaccare alle pareti del ristorante le sue foto con i noti personaggi soprattutto dello spettacolo, del cinema e della cultura in genere che erano ospiti di “Alfredo”. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma (come Alfredo alla scrofa o Alfredo’s gallery) non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
    Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza – sezione Attività Storiche di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
    Grata per la Vostra attenzione ed ospitalità nel Vostro interessante blog, cordiali saluti
    Ines Di Lelio





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    1. Salve, Ines! Grazie mille per la spiegazione, in effetti non sapevo tutta la storia, ormai qui in Italia sono sconosciute, ma in America sono famose anche se con una ricetta ormai modificata.
      A presto

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  5. Voglio andarci anch'io!!!!!! *_____________*

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