Buongiorno, avid readers! Oggi voglio parlarvi dell'ultimo thriller che ho avuto il piacere di leggere, un libro che apre una serie dedicata alle indagini della detective Erika Foster, scritto da un autore esordiente in questo genere.
Serie: Erika Foster
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Il corpo congelato. Occhi spalancati e labbra socchiuse. Come se fosse morta mentre era sul punto di parlare…
Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell’indagine sull’omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell’omicidio e l’uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l’impressione che tutti gli elementi a cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta…
Appena ho visto il libro in uscita mi sono incuriosita, il titolo e la cover mi piacciono e il fatto che la protagonista fosse una donna mi aveva portata a sperare in un bel thriller. Non sono stata delusa ma c'è anche qualcosa che avrebbe avuto bisogno di una marcia in più e ora mi spiego subito meglio.
Erika Foster arriva a Londra per indagare sull'omicidio di una giovane e ricca ragazza, è un caso con grande interesse mediatico ed Erika ha dimestichezza con questa tipologia di indagine, quindi le viene affidata una squadra. Erika sta anche uscendo da un momento molto particolare della sua vita, una precedente operazione andata male l'ha segnata profondamente e si butta a capofitto in questo nuovo caso. Erika pensa di essere diventata paranoica, ma ha un fiuto quasi ineguagliabile per le indagini e anche quando quasi tutti i suoi colleghi le rendono difficile proseguire il suo lavoro, anche quando incontrerà molti ostacoli, non si darà mai per vinta. Per lei la priorità è trovare l'assassino e fare giustizia, mettere fine a questa storia e riprendersi. Il problema di quando la vittima è in vista, fa parte dell'élite londinese, tutto si complica e saltano fuori continui segreti, persone che potrebbero essere coinvolte, anche se si sa, nella maggior parte dei casi sono le persone più vicine alla vittima da tenere sotto controllo.
Mi è piaciuta Erika come protagonista, ha una grande forza d'animo, non si lascia abbattere ed è sicura del suo istinto, si fida delle sue supposizioni e per questo è una grande detective. Lascia da parte qualsiasi cosa per questo lavoro, il caso ha la priorità assoluta e così conosciamo questo personaggio relativamente poco, sappiamo perché cerca giustizia, cosa la rende unica nel suo lavoro, ma effettivamente abbiamo poco su di lei oltre la sua carriera lavorativa, qualche parte viene approfondito cosa l'ha lasciata sconvolta nel precedente incarico e c'è quasi un alone di mistero sulla sua vita prima di ciò. Essendo una serie penso sia stato un modo per svelare man mano sempre più sfumature di Erika, non concentrare tutto in questo libro e lasciare un ampio margine nei successivi per addentrarsi di più nel suo passato.
Ho apprezzato questa lettura perché una volta iniziata mi sono ritrovata nel vortice delle indagini, indizi sparsi, sempre più persone coinvolte e lo stile di Robert Bryndza mi piace, è abbastanza descrittivo ma mai noioso, ma è anche vero che ci sono parti dell'indagine finale che avrei preferito più approfondita. Essendo una serie ma con separati casi in ogni libro (da quel che ho avuto modo di capire), mi aspettavo un finale più incisivo, il caso poteva essere visto da più punti e mi sarebbe piaciuto leggere la reazione di tutti i personaggi coinvolti nel caso, capire il futuro di alcuni di loro, ma magari nel prossimo libro qualcosa verrà accennato. Trovo ci sia stato anche un piccolo errore dell'autore a circa più della metà del libro, con una sola parola mi ha fatto capire chiaramente l'assassino, sono bastata e due parole delle in un capitolo prima ed ecco che la successiva svela di chi si tratta; non so se è voluto ma poteva far durare di più la suspense, benché la cerchia di indiziati iniziava a stringersi.
In conclusione è una lettura che mi è piaciuta, un thriller che sa come catturare l'attenzione con uno stile fresco, semplice e descrittivo, quindi se siete alla ricerca di un thriller con molti personaggi coinvolti e una protagonista che sa farsi apprezzare per il suo talento, segnatevi questo titolo!
Un abbraccio, readers!
Robert Bryndza ha venduto due milioni di copie di questo libro ed è stato tradotto in 27 lingue. Vive in Slovacchia ma è inglese, la sua serie esordiente è Coco Pinchard e si colloca nel genere chick-lit.
Me lo segno subito!!! Spero di riuscire a leggere presto qualche thriller, perché ho proprio voglia di un po' di azione e di mistero, e questo sembra molto promettente! :)
RispondiEliminaDevo dire che è stata una lettura piacevole, un buon inizio per una serie, anche se in alcuni casi avrei preferito maggiori approfondimenti. In ogni caso te lo consiglio =)
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